Disturbi Trattati
ILARIA CORLETO
I disturbi e le problematiche trattate in Ambito Clinico
•Disturbi del tono dell’umore (depressione, disturbo bipolare, distimia);
• Disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità);
• Disturbi d’ansia (ansia generalizzata, fobie di vario tipo, ipocondria, attacchi di panico, disturbi ossessivo-compulsivi);
• Disturbi psicosomatici (disturbi fisici legati a problematiche di tipo psicologico);
• Disturbi di personalità (paranoide, narcisistico, borderline, dipendente, ecc.);
• Disturbi post-traumatici da stress;
• Situazioni di crisi, confusione o sofferenza;
• Difficoltà e stati di ansia correlati allo stress lavorativo;
• Difficoltà di adattamento all’ambiente circostante (scuola, contesto lavorativo);
• Conflitti familiari o coniugali;
• Difficoltà genitoriali nella gestione e nell’educazione dei figli;
• Crisi o breakdown adolescenziali;
• Depressione o iperattività nei bambini;
• Difficoltà nell’apprendimento nei bambini;
• Disturbi del sonno nei bambini;
• Fobie scolari o di altro tipo nei bambini.
PSICOLOGIA GIURIDICA
Dott.ssa Ilaria Corleto
Nel settore della psicologia giuridica, mi occupo di:
• Consulenze tecniche di parte (CTP) in ambito civile e penale per minori o adulti;
• Consulenze tecniche d’ufficio (CTU) in ambito civile e penale per minori o adulti;
• Valutazione della coppia o del bambino in caso di separazione o divorzio;
• Valutazione della coppia o del bambino in caso di affido o adozione;
• Valutazione del danno psichico e morale.
Dottssa buonasera, mia figlia di 13 anni a volte vomita spontaneamente e il medico di base non ha rilevato problemi di stomaco, dice che è un fatto nervoso. Com'è possibile?? Grazie, saluti,
A.M.
Gent.ma Sig.ra M., può capitare soprattutto ai bambini ed agli adolescenti di vomitare di fronte a situazioni o emozioni spiacevoli, che non riescono a digerire e tendono a rifiutare (da lì il vomito). Questo accade quando l'emozione viene percepita come troppo violenta o dolorosa e non può essere elaborata a livello mentale. E' probabile che sua figlia stia attraversando un periodo difficile in cui si sente addolorata e spaventata da qualcosa, tanto che non riesce a comunicare verbalmente il suo disagio, che viene espresso a livello corporeo. Sarebbe opportuno un colloquio psicologico per sondare eventuali problematiche e pianificare un eventuale intervento terapeutico. Cordiali saluti, Dott.ssa Corleto
Cara doc, le scrivo in merito a mia figlia, che non ha mai avuto un buon rapporto con il cibo. Ha 23 anni e già da 4-5 anni mangia pochissimo. A volte l'ho sorpresa a vomitare. Poichè ultimamente ha avuto problemi con un ragazzo non vorrei che andasse fuori di testa...potrei portarla da lei per qualche colloquio?
Gina N.
Cara Sig. Gina, mi colpisce il fatto che sembri essere più preoccupata per i problemi sentimentali di sua figlia, che per il problema con il cibo, che può essere pericoloso innanzitutto per la sua salute. In questi casi, oltre alla psicoterapia, che deve essere continuativa, è importante anche fare un passaggio dal medico curante, che predisponga uno screening completo atto a verificare le condizioni di salute complessive della ragazza. La questione, però, è che in questo caso si tratta di una maggiorenne, pertanto lei non può obbligarla ad andare dal medico nè ad intraprendere una psicoterapia. Un modo per incentivarla, però, potrebbe essere il suo stesso coinvolgimento nella psicoterapia di sua figlia. Potreste decidere di svolgere insieme questo percorso, di modo che la ragazza non si sentirebbe quella "malata". Resto a disposizione per ulteriori informazioni o contatti, cordiali saluti, Dott.ssa Ilaria Corleto
Cara Dottoressa, le scrivo perchè avrei bisogno di aiuto riguardo mia figlia. Ha 15 anni e mi sono accorta che purtroppo ha problemi di autolesionismo, spesso si fa del male, strappandosi i capelli o addirittura tagliuzzandosi le dita. Inoltre ha sbalzi d'umore continui e non vuole parlare con me. Che cosa mi consiglia? Grazie
Giorgia N.
Gentile Giorgia, ritengo che sua figlia abbia sicuramente bisogno di un aiuto tempestivo, in quanto l'auto-lesionismo è un problema serio, nel senso che gli adolescenti che ne soffrono non sono capaci di riconoscere e mentalizzare le proprie emozioni e, pertanto, tendono ad "agirle" attraverso atti impulsivi ed incontrollabili, che spesso sono pericolosi soprattutto per se stessi. Dietro l'atto di farsi del male c'è tutto un universo pieno di paure e di emozioni negate. L'intervento ideale per sua figlia è una psicoterapia che miri a darle gli strumenti per riconoscere le sue emozioni e riflettere su di esse. Una volta iniziato il percorso, poi, si potrà valutare anche l'eventualità di ricorrere ad un aiuto farmacologico per calmare gli stati d'ansia ed i cambiamenti d'umore. Mi contatti se desidera ricevere ulteriori informazioni. Saluti, Dott.ssa Ilaria Corleto